Per troppo tempo sono rimasta in silenzio, reprimendo pensieri ed emozioni per paura di essere giudicata, derisa, messa da parte. Poi, una forza interiore mi ha spinta a condividere i miei ideali, seppur con cautela, senza mai espormi troppo. Oggi no. Oggi voglio dire esattamente quello che penso e lo voglio gridare ben forte. Perché è arrivato il momento di svegliarsi, una volta per tutte.

Da tempo sono profondamente inorridita da ciò che vedo intorno a me, con domande che mi tormentano e a cui non riesco a trovare risposte adeguate: In che mondo viviamo? Com'è possibile una tale cecità? Come siamo arrivati a questo livello di crudeltà, egoismo e indifferenza?

Sono arrivata al limite. Mi sento sopraffatta, paralizzata da un senso di impotenza che mi fa venire voglia di mollare tutto. La forza che un tempo mi spingeva a proseguire sembra svanita, lasciando spazio a un crescente desiderio di arrendermi di fronte a un traguardo che appare sempre più irraggiungibile.

Una scelta che ti cambia

Sono diventata vegetariana nel giro di poche ore, dopo aver visto alcuni documentari sugli allevamenti degli animali da macello. Sì, fino a quel momento, in modo piuttosto ingenuo, avevo sempre percepito il cibo come qualcosa di separato dalla vita degli esseri viventi. Per me, una bistecca era paragonabile a una scatola di fagioli: semplicemente cibo, nient'altro.

Nessuno mi aveva mai spiegato cosa ci fosse dietro a quel processo, né mi avevano mai mostrato una realtà diversa da quella, e io non mi ero mai posta il problema. Fino a quel momento.

Ho sempre amato gli animali in modo viscerale, profondo. Da piccola, insieme alla mia migliore amica, portavamo da mangiare e aiutavamo i cani randagi del nostro quartiere. Qualunque animale incontrassimo, eravamo sempre pronte a lottare per il suo benessere, difendendolo dai bambini violenti che si divertivano a fargli del male.

Quando mi sono resa conto dell'abominio che si cela dietro il consumo di carne, mi sono sentita male e in colpa per anni di indifferenza di fronte a un problema reale e grave. Ho smesso immediatamente di mangiare carne, riducendo drasticamente anche il consumo dei loro derivati. Ho iniziato a informarmi sulla dieta a base vegetale, un argomento di cui non sapevo nulla, e su ciò che è giusto mangiare per fornire al corpo tutte le sostanze necessarie a mantenermi in salute. 

Ero un po' preoccupata per questo cambiamento, influenzata dalle credenze popolari che vedono chi elimina la carne a rischio di gravi carenze. Invece, è stato sorprendente scoprire che non solo non ho avuto carenze o problemi di alcun tipo, ma che, già dopo pochi mesi, il mio corpo ha reagito positivamente a questa scelta, regalandomi una salute ottimale mai sperimentata prima

Per anni, ho vissuto con mal di testa frequenti, dolori di stomaco, gastriti, dermatiti, afte e dolori articolari—tutti quei piccoli disturbi che, accumulandosi, avevano un impatto significativo sulla mia vita quotidiana. Erano diventati una parte così abituale della mia esistenza che non riuscivo più a riconoscerli come segnali d'allerta. 

Dopo aver intrapreso questo percorso verso una dieta vegetale, ho notato un cambiamento radicale. Non solo quei disturbi non si sono più ripresentati, ma ho anche guadagnato una nuova energia e vitalità che non avevo mai conosciuto prima.

Un vegetariano in un mondo di carnivori

Per me, diventare vegetariana è stato un passo fondamentale, di cui sono profondamente orgogliosa.Tuttavia, l'impatto di questa scelta sulla mia vita sociale è stato devastante. Le persone hanno cominciato a vedermi come "diversa", e condividere le mie motivazioni è diventato impossibile, poiché sembravano non voler ascoltare. Uscire a mangiare è diventato più un fastidio che un piacere, a causa della scarsa offerta di piatti vegetariani, dei costi elevati degli alimenti privi di ingredienti animali e dell’impossibilità di conciliare le mie esigenze alimentari con quelle della maggior parte dei miei amici.

Inoltre, il mio rifiuto di mangiare carne veniva spesso percepito come un attacco alle abitudini alimentari dei carnivori. Ogni semplice domanda sull'argomento si trasformava in una disputa interminabile. Così, mi sono ritirata nel mio mondo, preferendo evitare conflitti inutili. Ho scelto di starmene in disparte, senza espormi e senza dare spiegazioni, cercando di deviare il discorso il più possibile. Ho deciso di ignorare le scelte degli altri; non avrei più parlato di questo tema, lasciando che ognuno seguisse il proprio cammino. Forse, al momento giusto, avrebbero compreso la mia strada.

Il nuovo risveglio

Ma, per fortuna, il mondo sta cambiando, anche se lentamente. L'interesse per il vegetarianismo cresce. Sempre più persone intorno a me hanno iniziato a cambiare rotta, abbracciando un’alimentazione vegetale. Gli studi più recenti parlano di un drastico calo nel consumo di carne negli ultimi anni, e questo è dovuto alla crescente consapevolezza. Le informazioni sono più accessibili che mai, e molti si stanno finalmente svegliando.

Un nuovo risveglio è avvenuto anche in me negli ultimi giorni. L'altra sera, ho visto un film straordinario che mi ha aperto ulteriormente gli occhi: si chiama Okja. Racconta la storia di un super-maiale geneticamente modificato, allevato per produrre carne a basso costo e ad alta resa. Ma il cuore della storia è la relazione tra questa gigantesca creatura e la ragazza che l’ha allevata. Sullo sfondo, una battaglia feroce tra animalisti, avidità aziendale ed etica scientifica.

Guardando quelle scene di maltrattamento, quegli orrori che si abbattono sugli animali destinati al macello, ho sentito un nuovo scossone dentro di me. La lotta di quella ragazzina per salvare Okja mi ha ricordato una verità che avevo silenziato troppo a lungo: non sto facendo abbastanza. E, a dirla tutta, nessuno di noi lo sta facendo.

Mi sono chiesta: cosa sto facendo realmente per fermare questo massacro quotidiano? È davvero sufficiente smettere di mangiare animali, mentre il resto del mondo continua a perpetuare queste atrocità?

E tu, che stai leggendo queste parole: sei sicuro di essere davvero consapevole di ciò che accade? Oppure preferisci coprirti gli occhi, restando al margine, per non affrontare una realtà scomoda ma tremendamente reale?

Apri gli occhi!

Non mi rivolgo a te che ti diverti di fronte alla sofferenza degli animali, magari estraendo l'iPhone che ti ha regalato papà per filmare e condividere la tortura con i tuoi amici. No, tu hai bisogno di sbattere la faccia contro un muro duro, centinaia di volte, prima di poterti svegliare.

Mi rivolgo invece a TE, che stai leggendo queste parole perché hai iniziato a percepire che qualcosa non va in questo mondo e stai cercando risposte per migliorare la tua vita. A TE, con i tuoi problemi personali, finanziari e sociali, che desideri solo un po' di felicità e una vita più dignitosa, e saresti disposto a tutto per ottenerla. A TE, che ancora conservi un briciolo di sensibilità in mezzo a questo branco di ipocriti.

Ti chiedo:

Come pensi di poter trovare la felicità in un mondo che consente simili orrori? Hai mai riflettuto sul fatto che le tue sofferenze potrebbero essere collegate a quelle degli animali? Non hai mai considerato che la tua infelicità possa derivare da un sistema malato che privilegia gli interessi economici a scapito dei sentimenti e del rispetto per la vita? Come si può sperare di stare bene se siamo governati da persone spietate, che per arricchirsi non guardano in faccia a nessuno? Cosa impedirebbe loro, un giorno, di trattarci come trattano quegli animali? Il filo che ci separa da uno scenario così inverosimile, che ora può sembrare lontano, è incredibilmente sottile e merita di essere considerato.

Non dimenticare che il passato, neanche troppo lontano, ha già mostrato atrocità inimmaginabili contro l’uomo. Ma oggi preferiamo non ricordare. È più comodo così. È più facile accettare le scuse che ci vengono servite su un piatto d’argento, tornare al nostro divano e guardare la prossima partita in TV.

Siamo indirettamente responsabili di questo sistema tanto quanto chi lo alimenta attivamente. Perché lo permettiamo. Abbiamo il potere di cambiare le cose con scelte semplici, eppure restiamo immobili. Ci commuoviamo per le guerre, mettiamo faccine tristi sui social per ogni tragedia, ma quando si tratta del massacro quotidiano di milioni di animali, voltiamo lo sguardo.

Loro si impegnano a tenerci all'oscuro della verità, poiché conviene farci credere che la carne che acquistiamo sia semplicemente un pezzo inanimato da addentare. In questo modo, le vendite aumentano e le coscienze rimangono tranquille. Per noi è più semplice accettare questa narrativa. A loro va bene così: guadagnano quando compriamo e, ancor di più, quando ci ammaliamo, costringendoci a spendere per le loro medicine e per i servizi medici da loro finanziati.

E mentre tutti noi restiamo intrappolati in questa giostra di cattiva informazione e sbeffeggiati, nessuno esce vittorioso. Continuiamo a raccontarci storie per negare l'evidenza, mentre quei poveri animali continuano a morire in modo atroce, alimentando un sistema infame che TUTTI noi contribuiamo a sostenere.

Terrorismo mediatico e disastro ambientale

Le notizie che fanno tanto scalpore le conosciamo tutti: “Bambino muore a causa della dieta vegana”, “Donna finisce in coma per un'allergia al carciofo”, “Uomo di 97 anni in perfetta salute grazie alla carne mangiata per tutta la vita”. Ma davvero state ancora dietro a queste storie? Non avete capito che molte sono orchestrate ad arte per manipolare le vostre scelte? Altre, magari, sono vere, ma distorte dai media, amplificate dai social e deformate dall’ignoranza collettiva.

Fare scelte sbagliate può avere ripercussioni in qualsiasi ambito della vita, e non ha nulla a che vedere con la dieta o la filosofia alimentare che scegli. È tempo di svegliarsi, di smetterla di essere ingannati da chi ci vuole manipolare per il proprio tornaconto. Basta giocare con la vita degli altri e sfruttare il dolore per fare notizia!

Qui c'è in ballo molto più di quanto ci rendiamo conto. Non si tratta solo di orgoglio, immagine o abitudini personali. L’ambiente che ci circonda sta collassando, lo stiamo distruggendo con le nostre mani. Gli allevamenti intensivi, insieme ad altre atrocità umane, ci stanno portando verso un punto di non ritorno. Un disastro ambientale irreversibile.

I “grandi” lo sanno perfettamente, ma preferiscono chiudere gli occhi. E noi? Vogliamo davvero stare fermi a guardare? Il vero potere ce l’abbiamo noi, noi “piccoli”, perché senza di noi, i “grandi” non sono nulla. Che mondo lasceremo ai nostri figli? Questo dipende da TE e da ME, dalle scelte che facciamo qui, ora, in questo preciso momento.

Nuovi modelli educativi

Non tutto è perduto, però. Io credo ancora in un mondo migliore, fatto di rispetto per tutti gli esseri viventi e per l’ambiente in cui viviamo. La scelta alimentare non violenta è un grande passo, ma possiamo fare molto di più.

Un primo passo fondamentale potrebbe essere cambiare il modello educativo, sia nelle scuole che in famiglia. È essenziale insegnare ai propri figli, prima di ogni altra cosa, il rispetto, l'importanza dell'amore, della condivisione e della semplicità. Fornire loro una corretta comprensione del ciclo vitale e delle conseguenze delle proprie scelte sarebbe prezioso anche in molti altri aspetti. Dobbiamo ripartire da loro! È cruciale trasmettere il messaggio giusto, poiché il mondo di domani sarà nelle loro mani. Attraverso la loro educazione, possiamo offrire un grande contributo a questa terra.

Il proprio piccolo contributo personale

Ognuno di noi dovrebbe fermarsi a riflettere: cosa posso fare per migliorare questo mondo? Non serve essere persone influenti o ricche per avere un impatto significativo; basta un piccolo impegno, e i benefici si faranno sentire anche negli anni a venire.

Personalmente, mi impegnerò a promuovere un'alimentazione consapevole, vegetariana e naturale. Lo faccio per difendere i diritti degli animali, per proteggere l'ambiente, ma anche per migliorare la qualità della vita e innalzare l'energia spirituale globale.

Ecco perché ho creato questa pagina web: un progetto che offrirà contenuti informativi inediti, accessibili a tutte le età, per rispondere a dubbi e necessità comuni. Voglio affrontare questi temi in modo semplice e coinvolgente, perché credo che l'informazione debba essere alla portata di tutti.

Ti invito a contribuire anche tu! Usa i mezzi a tua disposizione, le tue abilità e le tue idee per creare qualcosa di straordinario. In questo processo, potresti ritrovare quella serenità e quelle risposte che tanto desideri. Quando si riesce a ristabilire l'equilibrio naturale dell’Universo, tutti ne beneficiano.

È tempo di alzare la voce!

Spero che anche tu, come me, abbia a cuore la giustizia e il rispetto per la vita. Confido che, leggendo queste righe e approfondendo l'argomento attraverso i canali che preferisci, tu possa renderti conto che non stiamo facendo abbastanza.

Spero che anche tu, come me e tanti altri, decida di ribellarti a questo sistema dannoso per tutti e di unirti a noi nel lanciare un grande NO!